Come si coltiva la Mindfulness

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Coltivare la consapevolezza vuol dire servirsi dell’attenzione in maniera particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in maniera non giudicante

Jon Kabat-Zinn

Attraverso la pratica della Mindfulness il pensiero, disperso costantemente in infinite direzioni, torna a confluire in un unico punto, nello spazio del qui ed ora, che è l’unico momento che abbiamo realmente a disposizione per vivere pienamente e per cambiare. Imparare ad assaporarlo intensamente, con consapevolezza e quindi in uno stato di piena presenza, è il primo passo, e forse anche il più importante, per vivere in modo appagante.

Coltivare la presenza mentale è semplice ed estremamente salutare, ma richiede un esercizio ed un allenamento sistematico: la consapevolezza, come tutte le qualità psicologiche e gli stati mentali ed esattamente come un muscolo, deve essere allenata e rafforzata intenzionalmente.
Per questa ragione sarà necessario, almeno inizialmente, essere guidati ed accompagnati da buoni insegnanti e maestri.

La Mindfulness si avvale di molteplici pratiche di derivazione sia orientale che occidentale. Tra gli strumenti che derivano dalle antiche sapienze orientali c’è la meditazione vipassana, detta anche meditazione di consapevolezza o di chiara visione, che deriva dal buddhismo theravada ma che all’interno della Mindfulness viene proposta in modo totalmente laico. Oltre alle pratiche di meditazione, ci sono differenti strumenti che consentono di fare uno specifico lavoro sul respiro e sul corpo, come il Mindfulyoga, e tecniche di derivazione occidentale, come gli esercizi psico-educazionali messi a punto da Jon Kabat-Zinn.
Si comprenderà tuttavia presto, e questa è una delle qualità più incredibili di questa disciplina, che ogni gesto/momento della quotidianità può essere svolto e vissuto con un atteggiamento consapevole e in piena presenza. Anche lavare i piatti, guidare la macchina, giocare con i propri figli o lavorare!
Ogni momento della giornata può essere dunque occasione di allenamento e di espansione della consapevolezza.

Per riassumere potremmo dire che è possibile coltivare la consapevolezza essenzialmente attraverso due tipologie di pratiche:

  • Pratiche formali: pratiche strutturate che richiedono uno specifico tempo/spazio ad esse dedicato, ad esempio le pratiche di meditazione;
  • Pratiche informali: qualsiasi attività della vita quotidiana svolta, tramite l’allenamento costante e guidato, con un atteggiamento interiore che potremmo chiamare mindful.